LA FESTA DELLA MADONNA DI CARPINETO

FONTE: www.amicidirapino2000.it

La festa dell'otto Maggio, dedicata alla Madonna di Carpineto, è la più sentita dal punto di vista religioso e la più caratteristica sotto l'aspetto folkloristico.

La leggenda racconta che un pastorello pascolava il suo gregge in un bosco di carpini. Intorno il silenzio era interrotto solo dal mormorio del ruscello che scorreva placido e trasparente. Arrivata l'ora di consumare il frugale pranzo, come ogni buon cristiano, a mani giunte, il pastore rivolse una preghiera alla Madonna.
D'improvviso, la sua attenzione venne attirata dal fruscio e dall'agitarsi delle fronde di un albero di carpine; il ragazzo guardò in alto e, con grande stupore, vide una bella Signora con un bimbo in braccio, seduta sul tronco dell'albero
Il giovane pastore, pieno di meraviglia e stupore per il mistico evento che si concretizzava sotto i suoi occhi, cadde sulle ginocchia e in silenzio ascoltò le parole della donna: "Và in paese, chiama l'arciprete e non temere, alle tue pecore baderò io". Il pastorello andò di fretta in paese, ma quando tornò con l'arciprete, al posto della Signora, sull'albero di carpine trovò la statua della Madonna con il Bambinello. I rapinesi, saputo dell'accaduto, arrivarono sul posto, presero la statua e la portarono in processione alla chiesa di S. Lorenzo.
Il giorno seguente, fra lo stupore e l'incredulità di tutti, la statua non era più in chiesa, ma era tornata nel posto dove era apparsa. Si capì, così, che la Madonna voleva lì la sua chiesa. Perciò, dapprima fu costruita una piccola cappella, poi una chiesa più grande intitolata alla Madonna di Carpineto.

La tradizionale festa dell'otto Maggio risale al 1794, quando il popolo di Rapino, stremato da una grave carestia causata da una prolungata siccità, scese in processione per le vie del paese per chiedere alla Madonna la grazia della pioggia. Durante la messa, al momento dell'elevazione del sacramento,
avvenne il miracolo tanto sospirato: infatti, il cielo, che fino ad allora era stato sereno, si ricoprì di nubi ed iniziò a scendere quella pioggia tanto attesa che durò per diversi giorni e solo sul territorio di Rapino.

Da quella data, il popolo di Rapino tributa alla Madonna il suo ringraziamento, offrendo quello che ha di più caro: i propri figli e i propri

averi. Infatti, ogni anno, una lunga processione di "angioletti" e "verginelle" si snoda dalla chiesa di S. Lorenzo alla Chiesa della Madonna; gli angioletti sono bambini e bambine da 1 a 5 anni vestiti di bianco; mentre, le verginelle sono bambine che hanno da 6 a 15 anni ed indossano una veste bianca con sopra una veste rosa chiamata "Greca" e, sulle spalle, un mantello blu.

Sul vestito vengono cuciti gli ori di famiglia ed è proprio grazie a questa tradizione, che si ripete di generazione in generazione ormai da 200 anni, che si sono potuti conservare numerosi gioielli, non di oro eccelso ma di rara bellezza artistica.

Ogni anno, al termine delle celebrazioni religiose, in particolare al rientro della processione nella chiesa di S. Lorenzo, accade uno "strano" fenomeno: scendono dal cielo alcune gocce d'acqua, segno per i rapinesi, della costante protezione della Madonna e della memoria del miracolo della pioggia.

 
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