MMALUOCCHIE, MMALUCCHIARE (MALOCCHIO, MALOCCHIAIO) |
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Quella che segue non è una filastrocca, bensì uno scongiuro per scacciare il malocchio. Come già altre volte accennato, dopo le streghe, il malocchio era, nella società contadina, una delle cose più temute. Il rito dello scongiuro contro questa "calamità" è molto antico. Le donne n'erano le "sacerdotesse" ed era tramandato da madre in figlia. Sembra addirittura che non dovesse mai essere eseguito se non alla presenza di colei che doveva acquisirne la conoscenza pena la sua mancata efficacia. Se siete anche voi di questo parere, non proseguite a leggere oltre perché, nelle righe successive, sarà rivelato il segreto "pi ncantà lu mmaluocchie".
Il rituale ruota tutto intorno al grano (ne servono trentanove chicchi) ed all'acqua (n'occorre una bacinella, ma anche una tazza è sufficiente). Si comincia quindi a recitare lo scongiuro che segue:
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MMALUOCCHIE, MMALUCCHIARE |
MALOCCHIO, MALOCCHIAIO |
NCHI DDU UOCCHIE MI SI GUARDATE. |
CON DUE OCCHI MI HAI GUARDATO. |
A MME TRA SIENTE M'AJUTUATE: |
A ME TRE SANTI MI HANNO AIUTATO: |
PATRE, FIGLIE E SPIRDI SANTE. |
PADRE, FIGLIO E SPIRITO SANTO. |
E SCTÙ MMALUCCHIE NIN POZZA I AVANTE. |
E QUESTO MALOCCHIO NON POSSA ANDARE AVANTI. |
Si ripete per tredici volte e ad ogni turno si getta un chicco di grano nell'acqua. Se i primi tre semi, cadendo nel liquido, formano una bolla d'aria, vuol dire che la persona è stata colpita dal malocchio.
Terminati i primi tredici semi, si può scegliere di ripetere il rito con tutti i rimanenti chicchi di grano (quindi altre ventisei volte), oppure di gettare i semi nell'acqua in due sole riprese (tredici per turno). A rito ultimato, con l'acqua contenente i grani, si fa un segno di croce sulla fronte del "paziente" che dovrà infine anche bere un sorso del miracoloso liquido.
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