Anche questa è una filastrocca dedicata esclusivamente ai bambini. Si eseguiva accarezzando il piccolo sul dorso della mano e poi, all'ultima strofa (FRUSTE, FRUSTE, CÀ NNÈ LU VERE), si faceva il solletico al bimbo per farlo ridere. La filastrocca voleva simulare il dialogo tra un gatto ed il suo padrone. Quest' ultimo, sospettando l'animale di aver mangiato la sua cena, lo interroga, ma il gatto risponde che ha cenato soltanto con pane e pere. Il padrone, che sa che il felino sta mentendo, lo scaccia con il tipico verso ancora oggi usato per mettere in fuga i gatti (FRUSTE!).