DDU ORE LU UALLE, TRE ORE LU CAVALLE, QUATRR'ORE LU STUDENTE, CINC'ORE TUTTA LA JENTE, SEI ORE NU BBUONE CUORPE, SETT'ORE NU BUONE PUORCHE
(DUE ORE IL GALLO, TRE ORE IL CAVALLO, QUATTRO ORE LO STUDENTE, CINQUE ORE TUTTA LA GENTE, SEI ORE UN BUON CORPO, SETTE ORE UN BUON PORCO)
A PROPOSITO DEL DORMIRE. POCO ATTUALE QUESTO PROVERBIO. UN TEMPO SI DORMIVA MOLTO DI MENO PERCHÉ LA VITA CONTADINA IMPONEVA DEI RITMI PIÙ INTENSI. È INTERESSANTE NOTARE CHE CHI RIPOSAVA SEI ORE ERA CONSIDERATO ALLA STREGUA DI UN FANNULLONE E CHE IL MAIALE, DOVENDO INGRASSARE, DOVEVA NECESSARIAMENTE DORMIRE PIÙ DI TUTTI.
DOPPE LI FESTE: SACCOCCE VUÒJETE E MMALE DI TESTE.
(DOPO LE FESTE: TASCHE VUOTE E DOLORI DI TESTA)
DURANTE LE FESTE (QUALUNQUE ESSE SIANO) SI TENDE A SPENDERE CON MOLTA PIÙ FACILITÀ SENZA PENSARE CHE, FINITI I FESTEGGIAMENTI, RESTANO I PROBLEMI ECONOMICI ED I RELATIVI PENSIERI. DA NOTARE, IN QUESTO PROVERBIO, LA "LICENZA POETICA" RIGUARDANTE LA RIMA DI " FESTE" CON "TESTE". SOLITAMENTE, INFATTI, LA TESTA, NELLA FORMA DIALETTALE FALLESE, È COMUNEMENTE CHIAMATA "COCCE", MA LA RIMA DOVE SAREBBE FINITA?