A ALLAVÀ LA COCCE ALL'UASINE CI Z'ARIFONNE ACCHE E SAPONE.
(A LAVARE LA TESTA ALL'ASINO CI SI RIMETTE L'ACQUA E IL SAPONE)
È INUTILE SPRECARE TEMPO E PAROLE CON CHI NON RIESCE O, PEGGIO, NON VUOLE CAPIRE.
A CCHI DORME MMIEZZE NIN MANCHE MAI LINZOLE.
(A CHI DORME NEL MEZZO NON MANCANO MAI LE LENZUOLA)
CHI NON PRENDE UNA POSIZIONE NETTA NELLE CONTROVERSIE PUÒ STARE TRANQUILLO: NEL MOMENTO DEL BISOGNO POTRÀ RIVOLGERSI A CHIUNQUE ED ESSERE SEMPRE BEN ACCOLTO.
A CHI NIN TÈ FIGLIE, NIN CI I' NÉ P'AIUTE NÉ PI CUNZIGLIE.
(DA CHI NON HA FIGLI, NON ANDARCI NÉ PER AIUTO NÉ PER CONSIGLIO)
SOLTANTO CHI HA FIGLI E CHE QUINDI HA LA NECESSARIA ESPERIENZA DI VITA, È IN GRADO, NEI MOMENTI DI DIFFICOLTÀ, DI DARTI IL CONSIGLIO GIUSTO.
A FÈMMENE A LA FINESTRE NIN FA' FESTE.
(A DONNA ALLA FINESTRA NON FARE FESTA)
NON FARTI INGANNARE DA UNA DONNA CHE SI METTE TROPPO IN MOSTRA O CHE TI FA TROPPE MOINE, POTREBBE ESSERE UN MODO PER CERCARE DI IRRETIRTI. PROVERBIO MARCATAMENTE FEMMINISTA.
A FLUME E A MMALE VICINE 'UAJE A CHI CI CUMBINE.
(AL FIUME ED AD UN CATTIVO VICINO GUAI A CHI CI CONFINA)
È DIFFICILE CONVIVERE CON UN VICINO RISSOSO O LUNATICO: È INCONTROLLABILE COME UN FIUME CHE PUÒ STRARIPARE IN QUALSIASI MOMENTO.
A LA PIGNETE CHI VOLLE, LU MISCILLE NIN Z'AVVICINE.
(ALLA PIGNATTA CHE BOLLE, IL GATTINO NON SI AVVICINA)
È MEGLIO STARE LONTANI DA SITUAZIONI DELICATE: SI EVITA COSÌ DI ESSERNE COINVOLTI.
A LA TERRE DI LI LIETRE, LI VALISCE MÌTTILE 'NNIENTE.
(NELLA TERRA DEI LADRI, LE VALIGIE METTILE DAVANTI)
SE VAI IN CASA DI QUALCUNO DI CUI NON TI FIDI O CHE SI È FATTA UNA CATTIVA FAMA, PRENDI TUTTE LE PRECAUZIONI DEL CASO PER EVITARE DI ESSERE IMBROGLIATO.
A MAGNIÈ E A JASTIMÀ TUTTE STÀ A CUMINZÀ.
(A MANGIARE ED A BESTEMMIARE BASTA SOLO COMINCIARE)
TUTTI I VIZI (AD ESEMPIO IL MANGIARE IN MANIERA SMODATA ED IL BESTEMMIARE) SONO FACILI DA PRENDERE, MA DIFFICILI POI DA PERDERE.
ACCA FINE TRAPANE LA SCHINE
(LA PIOGGIA SOTTILE TRAPASSA LA SCHIENA)
IL RIFERIMENTO IN QUESTO CASO NON È SOLTANTO ALLA PIOGGIA CHE, ANCHE SE SOTTILE, SPESSO È LA PIÙ INSIDIOSA PERCHÉ PENETRA FIN NELLE OSSA, MA ANCHE A QUELLE PERSONE CHE CON IL LORO MODO DI FARE MANSUETO NASCONDONO BEN ALTRE INTENZIONI.
COME DIRE: L'ACQUA CHETA CORRODE I PONTI.
ACCHE E FUOCHE NIN TE' LUOCHE
(ACQUA E FUOCO NON HANNO CONFINE, LUOGO)
OLTRE CHE ALL'ACQUA DEI FIUMI IN PIENA ED AL FUOCO IN GENERALE, IL PROVERBIO SI RIFERISCE ANCHE ALLO SCATENARSI DEGLI ELEMENTI IN NATURA (VENTO, PIOGGIA, GRANDINE E NEVE) SU CUI L'UOMO NON HA NESSUN CONTROLLO.
ADDIRRIZZE LA CAMPANE NCHI LU INUOCCHIE.
(AGGIUSTA LA CAMPANA CON IL GINOCCHIO)
PROVERBIO CITATO QUANDO SI VUOLE EVIDENZIARE CHE IL RIMEDIO UTILIZZATO È INADATTO AL MALE CHE SI STA CERCANDO DI CURARE.
ADDÒ CI STA LU DOMMINE SUBBISCHE NIN MANCHE MAI LU PANE FLISCHE.
(DOVE C'È IL "DOMINUS VOBISCUM" NON MANCA MAI IL PANE FRESCO)
È ANTICA CREDENZA POPOLARE CHE NELLE CASE IN CUI ABITI O ENTRI (PER FREQUENTARLA) UN COMPONENTE DEL CLERO NON MANCHI MAI IL BUON SOSTENTAMENTO MATERIALE. ERA, INFATTI, RITENUTO, CHE LA PROFESSIONE DEL MINISTRO DI DIO FOSSE MOLTO REMUNERATIVA IN MANIERA INVERSAMENTE PROPORZIONALE AL LAVORO SVOLTO. INTERESSANTISSIMA LA CONTRAZIONE DELLA FRASE RITUALE LATINA DOMINUS VOBISCUM (IL SIGNORE SIA CON VOI) UTILIZZATA DAI MINISTRI DI DIO PER SALUTARE I PROPRI FEDELI, IN DOMMINE SUBBISCHE , FORSE OPPORTUNAMENTE MODIFICATA PROPRIO PER CONSENTIRE LA RIMA CON " PANE FLISCHE " (PANE FRESCO).
ADDÒ CI STÀ 'USTE NIN CI STÀ PIRDENZE.
(DOVE C'È GUSTO NON C'È PERDITA)
LE COSE CHE SI FANNO PER PIACERE PERSONALE O PER PURO DILETTO, IMPLICANO L'ACCETTAZIONE DI QUALCHE SACRIFICIO, ANCHE ECONOMICO.
ADDÒ MANCHE LU PANE E LU VINE CI STÀ LA REJA CANINE.
(DOVE MANCA IL PANE ED IL VINO C'È LA RABBIA CANINA)
IN UNA FAMIGLIA IN CUI MANCA IL NECESSARIO PER VIVERE È PIÙ FACILE CHE AVVENGANO CONTRASTI E LITIGI ANCHE PER I MOTIVI PIÙ BANALI.
ALL'ARCHE APERTE LU JUSTE CI PECCHE.
(ALLA MADIA APERTA IL GIUSTO CI PECCA)
È IMPOSSIBILE RESISTERE AD UNA MADIA PIENA DI CIBARIE: ANCHE IL PIÙ VIRTUOSO NE SAREBBE TENTATO. COME DIRE: L'OCCASIONE FA L'UOMO LADRO. RICORDIAMO CHE L'"ARCHE" ERA UN MOBILE DI LEGNO PIUTTOSTO PROFONDO NEL QUALE SI CONSERVAVA IL PANE ED ALTRI GENERI ALIMENTARI. SOLITAMENTE ERA ASSEMBLATO UTILIZZANDO CHIODI DI LEGNO.
ALLUNGA PUNTE CA SÀBBETE È JUNTE
(ALLUNGA IL PUNTO CHE SABATO È GIUNTO)
QUANDO IL LAVORO DI CUCITO SI FACEVA A MANO, ERANO IMPORTANTI LE CUCITURE FINALI CHE DOVEVANO ESSERE MOLTO ACCURATE. SE SI ERA IN RITARDO IL LAVORO VENIVA ESEGUITO CON MINORE ATTENZIONE. IL PROVERBIO VENIVA CITATO QUANDO, IN QUALSIASI LAVORO, O SI ERA, APPUNTO, IN RITARDO, OPPURE, COSE PIÙ URGENTI O PIÙ PIACEVOLI, DISTOGLIEVANO DA ESSO.
AMISCE E VINE HANNA DA ESSE VIECCHIE.
(AMICI E VINO DEVONO ESSERE VECCHI)
UNA SOLIDA AMICIZIA ED UN BUON VINO POSSONO DEFINIRSI TALI SOLTANTO SE RESISTONO NEL TEMPO.
ANCORA NIN È PRENE MARIANNE E GIÀ ONNE SPASE FASCIATURE E PIENNE.
(ANCORA NON È INCINTA MARIANNA E GIÀ HANNO STESO AD ASCIUGAREFASCE E PANNOLINI)
MOTTO USATO A DIVERTITO COMMENTO VERSO CHI SI PREDISPONE A COMPIERE UN'AZIONE CON EVIDENTE ECCESSIVO ANTICIPO.
ANIMA SI, ANIMA CRITE
(ANIMA SEI, ANIMA CREDI)
SE È VERO CHE HAI UN'ANIMA DEVI COMPORTARTI DI CONSEGUENZA E DEVI QUINDI COMPRENDERE E RISPETTARE GLI ALTRI.
COME DIRE: LE TUE ESIGENZE E LE TUE NECESSITÀ, POSSONO ESSERE ANCHE LE ESIGENZE E LE NECESSITÀ DEGLI ALTRI. ESSE MERITANO, QUINDI, RISPETTO E COMPRENSIONE.
ARRESCE MEGLIE A PANE CHE A FARINE.
(RIESCE MEGLIO A PANE CHE A FARINA)
BISOGNA STARE PIÙ AI FATTI CHE ALLE PAROLE.
ARRESCE PRIME LU GABBE CHI LA JERVE ALL'UORTE
(RIESCE PRIMA LA DERISIONE CHE L'ERBA NELL'ORTO)
ATTENZIONE A DERIDERE QUALCUNO PER UN SUO DIFETTO, BEN PRESTO (PRIMA CHE RICRESCA L'ERBA DEL TUO ORTO) POTRESTI RITROVARTI NELLE SUE STESSE CONDIZIONI.
ATTACCHE VUONE CA SCIUOGLIE MEGLIE
(LEGA BENE CHÈ SCIOGLI MEGLIO)
È CHIARO IL RIFERIMENTO AL FISSAGGIO DEL CARICO SULLE BESTIE DA SOMA, MA ANCHE PER LEGARE LE FASCINE ESISTEVA UNA PRECISA METODOLOGIA CHE CONSENTIVA UNA FACILE, VELOCE E SICURA LEGATURA ED UN ALTRETTANTO SEMPLICE SCIOGLIMENTO.
AUOIE È SANTE SIVIERE, NIN È LA IURNATE D'AIERE.
(OGGI È SAN SEVERO, NON È LA GIORNATA DI IERI)
SAN SEVERO È STATO IL QUATTORDICESIMO VESCOVO DI NAPOLI ED È STATA UN’AUTORITÀ NELL’AMBITO DELLE VICENDE RELIGIOSE E CIVILI DI DETTA CITTÀ DANDO, DURANTE IL SUO EPISCOPATO, UNA FORTE AZIONE EVANGELIZZATRICE. A LUI, SECONDO LA LEGGENDA, È LEGATO IL PRIMO MIRACOLO DELLA LIQUEFAZIONE DEL SANGUE DI SAN GENNARO. IN QUESTO PROVERBIO IL RIFERIMENTO A SAN SEVERO COME CAMBIAMENTO RADICALE DI UNA CONDIZIONE È MOLTO CHIARO.
AVVIZZENE A SDIVIZZANNE È DUPPLE LU MALANNE.
(AVVEZZANDO E SVEZZANDO È DOPPIO IL MALANNO)
ABITUARSI A QUALCOSA E POI CERCARE DI FARNE A MENO È UN DOPPIO GUAIO. LE ABITUDINI SONO DIFFICILI DA CAMBIARE.