Bellissima espressione per indicare un paio di scarpe non proprio nuove. La frase, infatti, in italiano si traduce con "Ho un paio di scarpe in cui ci piove come fuori" volendo con questo puntualizzare che le calzature, in caso di pioggia, si riempivano d'acqua.
Il personaggio che pronunciò la frase, non nuovo a queste battute, era anche conosciuto in paese per la sua schiettezza e per il modo in cui spesso si sentiva padrone in casa d'altri. Questo non per mancanza d'educazione, bensì per una forma di familiarità che, a suo modo, lo rendeva simpatico. Aveva inoltre un'altra particolarità che lo distingueva: era solito intercalare le frasi facendo ballonzolare la dentiera in bocca e, ogni locuzione o discorso, finiva con un tintinnio.
Ora, immaginate la scena: una persona entra in casa di vicini o di conoscenti senza bussare e nelle ore più impensate (magari anche durante il pranzo) e, spalancata la porta, dice: - UÈ, VAGLIÙ, CHI FACETE? STATE MAGNENNE? - (Ehilà, ragazzi, che fate? State mangiando?) facendo seguire la frase dal caratteristico rumorino della dentiera.