I SÒ LAVURATE CHIÙ DI NOTTE CHI DI JUORRE

La proposizione sopra esposta letteralmente vuol dire: io ho lavorato più di notte che di giorno. È una frase piuttosto equivoca considerando soprattutto il fatto che fu rivolta da una persona di sesso maschile ad una signora mentre si trovava in casa di questa ultima per un caffè.

Naturalmente le affermazioni dell'uomo erano del tutto prive di malizia giacché si riferivano ad un particolare contesto della sua vita lavorativa. Ormai a riposo per l'età avanzata, egli si lagnava con la donna per l'esigua consistenza della propria pensione nonostante avesse lavorato duramente (anche e soprattutto di notte, forse proprio per il tipo di lavoro che svolgeva).

Altrettanto incredibile fu la risposta della donna che, non si sa se per celia o se per cattiva interpretazione, dopo qualche attimo di perplessità (forse per meglio elaborare il significato dell'affermazione fatta dall'uomo) rispose: - I nin li sacce l'affare tiè, e manche li vuoglie sapè! - (Io non so gli affari tuoi e nemmeno li voglio sapere!).

Non è dato conoscere con esattezza quale fu la replica esatta dell'uomo né se capì il malinteso creatosi a causa della sua affermazione. Qualcuno dichiara che egli continuò imperterrito l'esposizione delle sue ragioni in merito alla pensione fingendo, forse, di non aver inteso la risposta della donna.

Probabilmente quello era il suo modo di porre riparo alla sua imperdonabile gaffe.
GNA' DICETTE CULLE...