A Fallo, con la frase "né cca ti so mannate l'usciere a la case!" (non ti ho mica mandato l'usciere a casa), si voleva far intendere alla persona con cui si stava parlando, che non gli si era fatto nulla di male. Ciò lascia pensare che ricevere la visita di un Usciere di Conciliazione non era certamente cosa gradita.
Possiamo quindi immaginare in quale stato d'animo si sai venuto trovare la persona cui tale documento fu consegnato nel lontano 1928 (anno sesto).
In realtà tale documento era probabilmente già atteso da parte del soggetto cui fu consegnato, trattandosi del "richiamo" in una causa di cui lui certamente era a conoscenza.
Nel manoscritto non è citato il motivo della denuncia, ma è chiaro che i due interessati sono chiamati per sentire la definitiva sentenza della causa in cui sono implicati.
Il documento è scritto in italiano corretto e non mancano termini ricercati quali "collazionata" (confrontata, paragonata). Sul bordo destro del primo foglio è riportato il numero di repertorio ed il costo dell'atto stesso, 13 lire, che, a quei tempi, probabilmente doveva essere una cifra piuttosto cospicua.
Anche in questo caso, per meglio apprezzare il documento, è stata redatta una copia in "formato testo" consultabile selezionando la miniatura appositamente predisposta. |