Il manoscritto qui proposto (simile ad altri già presentati in questa rubrica) è una cartella divisionale intestata a tre fratelli. Il suo testo è vario e, nonostante sia piuttosto lungo, merita certamente di essere letto per intero. Oltre a recare svariati errori di ortografia e di sintassi (il "fu" ed il "qui" accentati, il termine "seconta" in luogo di seconda, segni di punteggiatura omessi, maiuscole mancanti dopo il punto di fine frase, eccetera), il testo fornisce anche un elenco di tutte le proprietà della famiglia con la descrizione della loro ubicazione e dei confinanti.
Come sempre interessantissimi i nomi di certe località. Qui di seguito ne elenchiamo alcune:
il seminatorio di la dal vallone detto della Commara (tradotto sarebbe: la zona destinata alla semina ubicata di là del vallone e detto "Della comare");
Le Serre di Giustina;
Il colle della Fonte di Santa Maria;
il "parto dell'ulivo" (dove forse con "parto" s'intende la parte destinata ad uliveto);
Ficamassariano (nome su cui preferiamo non entrare in merito);
Lacarella;
Cucu di Rosa e Cucu di Patrizio (dove in luogo di "cucu" si sarebbe dovuto scrivere "cucù" inteso come cuculo).
Decisamente singolare la descrizione della proprietà "Lame" alla quale è accorpata, come facente parte del patrimonio, un'intera frana. Sarebbe interessante sapere a quale scopo tale appezzamento di terreno fosse stato poi utilizzato visto il rischio di seminare a monte e raccogliere poi parecchi metri più a valle.
Si parla inoltre di un pagliaio (pagliera, nel testo) che "spunta" (sponta, nel testo) a Colle Rosso e facente parte di una casa con annessa stalla.
È infine interessante notare come nella parte finale del documento si faccia riferimento all'obbligo dei figli ad accudire il padre, pena la perdita dell'eredità, per chi non adempisse a tale impegno (nel testo si legge: "tenere il loro padre nelle proprie abbitazione a buono stato pel vitto come nella pulizia e nel calzare e nel vestire).
Risalendo all'origine del documento, quest'ultima clausola è facilmente spiegata. Pare, infatti, che il padre dei tre fratelli cui la cartella divisionale è intestata, avesse deciso di dividere la proprietà equamente tra i tre figli perché ormai in avanti con l'età. I figli, sebbene conoscessero perfettamente i loro obblighi verso l'anziano padre e non avessero bisogno d'indicazioni in merito poiché spontaneamente portati al rispetto e all'assistenza dell'anziano, vollero con questo gesto dare al padre un ulteriore segno del loro affetto e della loro riconoscenza.
Anche in questo caso, per meglio apprezzare il documento, è stata redatta una copia in "formato testo" consultabile selezionando la miniatura appositamente predisposta. |