Che questo coleottero sia uno dei più simpatici insetti presenti in natura, lo dimostra non solo il fatto che sia stato ampiamente sfruttato per tanti spot pubblicitari e cartoni animati, ma anche perché a Fallo era uno dei pochi animali non sottoposto dai bambini a "torture" o a "stragi" più o meno volontarie.
Nella bella stagione, poiché è un gran divoratore di afidi, era facile trovarne in grande quantità sui fili d'erba, ma non era raro che qualcuno si posasse spontaneamente sui vestiti. In quest'ultimo caso veniva allora poggiato sul palmo della mano aperta e, recitando la filastrocca "Pallantina! vola, vola, dimme tu addò stà l'amore" (Coccinella! vola, vola, dimmi tu dov'è l'amore), si attendeva che l'insetto aprisse le ali e spiccasse il volo.
Dalla direzione del suo volo si traevano quindi gli auspici per il futuro "amoroso" del fortunato (o della fortunata) che l'aveva fatta volare: "L'amore stà a lu Monte" se la coccinella volava verso Montelapiano, "Stà a li Quadre" se andava verso Quadri, "A la Civvite" se andava verso Civitaluparella.
La cosa più interessante era che nonostante l'insetto spiccasse il volo verso un determinato punto cardinale, a nessuno fosse mai venuto in mente di dire che l'amore si trovasse a nord, a sud, ad est oppure ad ovest. Nei bambini probabilmente era scarsa la conoscenza dei punti cardinali, ma è anche verosimile credere che gli adulti cercassero di inculcare nei piccoli il principio, allora sacrosanto, dettato dal proverbio "moglie e buoi dei paesi tuoi". |