IL CERAMBICE
Questo coleottero, ormai diventato piuttosto raro e protetto dalla convenzione di Berna perché a rischio estinzione, per anni ha rappresentato uno degli insetti più ricercato dai ragazzi. La sua forma allungata, il suo colore nero brillante, le sue lunghissime antenne e il particolarissimo verso che emetteva quando disturbato, lo rendevano certamente uno degli animali più interessanti delle nostre zone.
Nella forma dialettale è meglio conosciuto con il nome, non proprio scientifico, di "Cioce" ed era facile trovarlo soprattutto nelle ore notturne nelle vicinanze delle legnaie.
Si diceva anche, ma questo non è stato mai avvalorato da nessun fondamento scientifico, che contando il numero dei noduli delle antenne si poteva ottenere l'età dell'insetto. Ciò era probabilmente soltanto un pretesto per spingere i ragazzi a dare al caccia agli esemplari più grandi e più belli.
Per quanto riguarda poi il famoso detto "Sta' gnè nu cioce" (sta come un cerambice) per indicare una persona in buone condizioni di salute, sembra che la frase non sia altro che la traslazione idiomatica della locuzione "Sta' gnè nu cece" (sta come un cece) riferito a chi, essendo in buona salute, assume appunto la rotondità di tale legume.
 
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