analizzare le cose da un’angolazione differente, “sottile”, come la scena del suicidio nella fabbrica o l’incontro tra Satana e l’inquirente Pozzo. Ho cercato di evitare dettagli macabri nelle scene violente (il sangue si vede una sola volta ed è ridotto allo scorrere di una goccia), ho cambiato l’intera struttura del film lavorando molto sui dialoghi (nei quali punto il dito sulle responsabilità della società) e sull’improvvisazione guidata degli attori, specie in alcune scene. Ho ricercato un finale che esulasse dalla vicenda reale alla quale ci siamo ispirati e, infine, ho cercato di mantenere una tensione costante tra simbolismo e realismo. Alla violenza visiva ho preferito quella psicologia.
Solo la lunga gavetta che ho affrontato nel cinema indipendente in circa quindici anni di attività, mi ha permesso di realizzare questo film nonostante i tempi strettissimi, le difficoltà logistiche e i problemi di budget, ma senza l’impegno e la passione di tutti non ce l’avrei fatta.
Emanuele Cerman
NOTE DI PRODUZIONE
Il film è stato prodotto da Emanuele Cerquiglini per Timeline srl, in collaborazione con Mattia Mor, Andrea Lancieri, Mauro Montanucci, Stefano Calvagna, Mattia Settimelli. La produzione esecutiva è stata gestita dalla Poker Entertainment e in fase di post-produzione da Timeline srl.
In nomine Satan, inizialmente, aveva un altro titolo ed era nato come progetto televisivo, che avrebbe dovuto girare
Stefano Calvagna. Poi, durante la pre-produzione, l’idea della destinazione televisiva è cambiata e si è cominciato a pensare al grande schermo. In quel periodo Stefano Calvagna non era al pieno delle forze e aveva problemi di salute. Non potendo fisicamente sostenere lo sforzo di girare in condizioni così difficili, ha chiesto a Emanuele Cerman di sostituirlo alla regia a soli dieci giorni dall’inizio delle riprese, con il consenso del primo finanziatore Mattia Mor. Dopo una riunione con il cast e i reparti, Emanuele Cerman (Cerquiglini) ha accettato di realizzare l’opera e di entrare in produzione, chiedendo in cambio libertà totale, la possibilità di rimettere mano alla sceneggiatura e scegliere gli attori per i ruoli ancora liberi. Stefano Calvagna, nonostante i problemi di salute, non ha mai abbandonato il film e ne ha preso parte come attore, nel ruolo di Roberto Pozzo.
Il film è stato girato in soli dieci giorni (consecutivi) e poi montato e finalizzato su un portatile per riuscire a rientrare nel programma del RIFF 2012. La selezione al festival si è rivelata un successo di pubblico, che ha premiato il lavoro di tutti. Dopo il RIFF, in nomine Satan necessitava di un taglio più accurato e di una post-produzione adeguata, ma i problemi economici hanno fermato la lavorazione per oltre un anno. Non c’erano i fondi neanche per fare i sottotitoli del film e inviarlo ai festival stranieri. Per completarlo il regista ha venduto parte delle sue attrezzature e atteso l’arrivo di nuovi finanziatori. Il costo totale del film, sino alla sua uscita, supera i 40.000 euro.
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