13

Il fuoco veniva acceso su una grande lastra di pietra posta al centro del camino. Le pizze ed i cibi da cuocere venivano posti al centro di questa pietra e venivano coperti con una sorta di campana di ferro sulla quale venivano poi ammucchiate le braci che avrebbero consentito alle pietanze di cuocere. Il camino era anche l'unica fonte di calore per tutta la casa. In giornate particolarmente fredde, alcune persone mettevano tizzoni ardenti nei bracieri di rame ed ottone per portare un po' di calore nelle stanze. Il camino, oltre alle sue normali funzioni, costituiva il punto di incontro attorno al quale tutti i membri della famiglia si riunivano, specialmente durante le lunghe sere d'inverno. Quelli che erano troppo poveri per potersi permettere un grande ciocco che consentisse di mantenere il fuoco acceso per l'intera serata, se ne andavano a letto presto o si recavano in visita presso altre famiglie.

Queste riunioni attorno al focolare alimentavano l'aggregazione con gli altri membri della famiglia e con gli amici. Gli incontri spesso fornivano l'opportunità di arrostire patate o castagne che venivano accompagnate da un bicchiere di vino. Spesso era attorno al fuoco che i narratori più dotati intrattenevano il gruppo con storie fantastiche. Spesso le storie erano relative ad esperienze personali ed attinenti al lavoro o al periodo della guerra. Altre erano basate su avventurose letture del narratore. Altre ancora erano animate dai fantasmi e dal soprannaturale, temi molto comuni e spaventosi del folclore locale.

14

Altre storie erano semplicemente vecchie leggende di tempi magici, cavalieri, principesse, tesori, ricompense e perfide matrigne. Il focolare era altresì luogo di meditazione e di memorie nelle sere di solitudine.

Mentre dalla primavera all'autunno il lavoro era duro, l'inverno offriva opportunità di svago, relativamente parlando. Gli animali dovevano essere accuditi e nutriti quotidianamente. La gente si preparava per la stagione successiva: affilava gli utensili, appuntiva pali e canne per le vigne e gli orti, puliva le cantine, riparava i finimenti delle cavalcature, rattoppava i sacchi e preparava le sementi per la primavera. Una volta soddisfatte le necessità fisiche della famiglia, non vi era altro di cui preoccuparsi e la gente sembrava vivere una vita pacifica anche se monotona.

I sentimenti di amore e di odio venivano generalmente manifestati ai livelli di base. L'amore materno era il solo ad essere manifestato più apertamente tramite l'allattamento, gli abbracci ed i baci. Le effusioni coniugali erano private e mai espresse pubblicamente. L'odio scorreva lento ma profondo. Le antipatie e le faide spesso spingevano a non parlare più con l'avversario, a volte per anni e spesso per l'intera vita. L'espressione dialettale con cui tale condizione veniva definita era "annillit", termine che deriva probabilmente dal latino "ad nihil" (ridurre al niente) : una sorta di decisione con la quale si