81 CAPITOLO DECIMO - Il Nuovo Mondo: fra l'incanto e l'ignoto - Il Saturnia era stato usato durante la guerra per trasportare le truppe, e la nostra terza classe non aveva cabine individuali. Gli uomini e le donne dormivano separatamente in grandi stanze con cuccette ribaltabili. Era affollato. Il cibo era eccellente. L'oceano fu agitato per i due o tre giorni successivi al distacco da Gibilterra. A bordo c'erano molti ragazzi come me che andavano a raggiungere i propri padri. Molti di loro si recavano a New York e nel Nuovo Jersey. Regnava uno spirito di allegria e di avventura a bordo. C'era eccitazione quando attraccammo e ci preparammo a sbarcare.
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82 Intanto mio padre stava aspettando da ore dietro un'area transennata all'interno del cavernoso edificio del molo. Finalmente ci incontrammo e mio padre ci portò con un taxi allo Statler Hotel dove alloggiammo in una bella suite, messa a disposizione dalla Statler Corporation per la quale mio padre era chef a Boston. Rimanemmo a New York per un paio di giorni ma ricordo tutto molto vagamente. I grattacieli della città erano impressionanti, le strade erano brulicanti, c'era molta gente, c'era tanta neve mista a fanghiglia, i ristoranti erano caldi e ben illuminati, il cibo era differente, le stanze dell'albergo erano confortevoli e riscaldate.
Partimmo per Boston con il treno. Guardavo attraverso i finestrini la neve che copriva il paesaggio, le piccole case-di-bambola in legno, la gente che pattinava sugli stagni ghiacciati. Era un mondo diverso. Appena il treno sfrecciò verso Boston, cominciai a chiedermi tristemente come sarebbe stata la mia vita in America.. |