Alcuni erano vagamente anticlericali (certe donne di temperamento mostravano le stesse caratteristiche) e spesso facevano dei preti l'oggetto di critiche e di battute di spirito e di aneddoti piuttosto provinciali. Per esempio, uno dei vecchi del paese chiedeva al prete perché le statue dei santi fossero sempre rappresentate con un giglio, una rosa o una croce e mai con una vanga, una zappa o un qualsiasi strumento di lavoro. Un altro commentava circa il significato delle tre punte sul cappello del prete: la prima era che i contadini dovevano lavorare mentre lui no, la seconda era che lui conosceva i peccati di tutti mentre nessuno conosceva i suoi e la terza era perché lui poteva dormire con la moglie di qualcuno mentre nessuno poteva dormire con sua moglie. Altri aneddoti che si basavano sulla religione erano anche divertenti: per esempio c'era la storia di un uomo che aveva un albero di sorbe enorme che non produceva mai frutti. Poiché aveva un tronco dritto e grande, decise di tagliarlo e venderlo a uno scultore che se ne era interessato. L'artista ripulì il tronco, lo scolpì e fece una bellissima statua di San Nicola. Poiché S.N. era il santo patrono di Villa il paese lì vicino, la statua fu venduta a quel paese e collocata nella chiesa. Dopo qualche anno quest'uomo andò alla fiera di Villa S. Maria e decise di visitare la chiesa per vedere questa famosa statua che tutti ammiravano. Quando entrò in chiesa vide subito la bella statua ed avvicinandosi vide una vecchietta inginocchiata di fronte alla statua con gli occhi pieni di lacrime che ogni tanto sospirava e pregava ferventemente.