STORIA E FOLKLORE
 
Fallo sorge su una ridente collina situata alla sinistra del medio Sangro a circa
570 metri sul livello del mare. Il suo norme deriva da quello più antico di Faldo e la sua origine risale intorno all'anno 1000.
Una testimonianza dell'antichità del paese può essere data dall'esistenza tuttora di una pregevole opera d'arte di stile bizantina: la statua della Madonna del Soccorso alla quale é dedicata una delle due Chiese esistenti nel centro abitato.
Fallo, piccolo Comune della Provincia di Chieti, nel 1928 perdeva l'autonomia comunale e veniva aggregato a Civitaluparella come frazione.
Per un lungo periodo il paese rimaneva abbandonato a se stesso, privo di ogni iniziativa per il suo progressivo sviluppo estetico e sociale. Solo nell'anno 1964 Fallo riusciva ad avere di nuovo l'autonomia e tornava ad essere un libero Comune. Grazie all'interessamento delle amministrazioni comunali che si sono succedute, oggi il nostro paese si è completamente rinnovato tanto da essere ammirato ed invidiato da tutti gli altri centri abitati della zona.
Attualmente il popolo vive in condizioni di particolare agiatezza economica, in abitazioni civili e fornite di mezzi moderni, questo perché quasi tutti gli uomini sono dediti all'industria alberghiera in qualità di cuochi, camerieri, maitre d'Hotel e chef di cucina, ricavando ottimi salari.
Questo genere di lavoro però, ha permesso lo spopolamento del paese ed ha favorito l'emigrazione verso le città italiane ed estere di quasi tutti gli abitanti di Fallo, tanto è vero che i cittadini residenti sono poco più di trecento. Solo d'estate i nostri concittadini tornano in paese per un periodo di riposo e tornano tutti anche quelli che vivono nelle lontane Americhe per rivedere i loro cari, il loro paese natio e godersi la festa in onore di S. Vincenzo Ferreri che ogni anno viene celebrata nella prima domenica di agosto.
Il problema della, festa però diventa ogni anno più difficile, perché non vi sono uomini disposti a costituire il Comitato per la raccolta dei fondi e la programmazione dei festeggiamenti. Quest'anno si è verificato un fatto nuovo che ha destato sorpresa ed ammirazione. Visto che nessuno rispondeva ai vari appelli rivolti in Chiesa dal Parroco Don Nicola per la costituzione del Comitato, c'è da tener presente che i vecchi deputati per loro motivi personali e famigliari non potevano assumersi l'impegno di ripresentarsi,un .gruppo, di ragazzi e ragazze con l'appoggio del Parroco ha costituito il Comitato mettendosi subito al lavoro animati da grande amore verso il Santo e da tanta buona volontà. I componenti / : DI SCIULLO DOMENICA, DI SCIULLO SERGIO, ROSSI TERESA, DI GIRONIMO RITA, AGOSTANI PINA, DI FABRIZIO ANNA, MARIANO CELIDEO MARIO. Il 20 giugno prima apparizione per le strade del paese a chiedere le offerte; contemporaneamente spedizione di lettere ciclostilate di invito a tutti i concittadini residenti in Italia e fuori ad offrire il loro obolo per la buona riuscita della festa. Il lavoro del Comitato per reperire i fondi è stato arduo e impegna-