F A L L O : Un Paese che muore!
Caro lettore,
lo scopo di questa nostra iniziativa serve a tenerci costantemente vicini, anche
se in realtà siamo distanti migliaia di Chilometri.
Questo giornale che per ora noi proponiamo come resoconto della festa del Patrono potrà (se riscuoterà il vostro consenso) continuare ad informarvi sulle molteplici iniziative che si dovranno intraprendere per migliorare l'aspetto ed il tenore di vita del nostro paese, iniziative che in parte sono già state intraprese da parte dell'amministrazione Comunale: la costruzione di un Campo Sportivo,la pubblica illuminazione che si estenderà dalla Madonnina al Cimitero...
La nota preoccupante, però, che di anno in anno si avverte di più è l'esodo in massa verso la città, l'emigrazione! che in un lontano o vicino passato anche voi innumerevoli nostri compaesani foste costretti ad intraprendere per l'assoluta mancanza di un posto di lavoro nella terra che vi diede i natali e di cui sentite ancora la nostalgia.
È deprimente vedere un paese spopolato; le scuole, anche se ampie e spaziose frequentate da una decina di alunni; l'asilo con appena qualche bambino confuso e sbigottito di non trovare nessun compagno di gioco.
Questo é l'aspetto del nostro piccolo e tanto amato paese, questa é l' assurda realtà di un esodo di massa, che ha fatto di Fallo un paese semiabbandonato.Le uniche cose che abbondano sono: la tranquillità a volte anche troppo eccessiva,e l'aria buona.
Molti ci riterranno fortunati di avere questo, ma, credetemi, é amaro e triste essere abbandonati, non avere più amici al nostro fianco e non trovare l'affetto delle persone più care nei momenti difficili della nostra esistenza.
Tutto questo perché la nostra povera valle é rimasta quella che tutti ricordano, senza sviluppo industriale, ne altre iniziative per creare dei posti di lavoro.
Ora pare che si parla della costituzione della Comunità Montana, che speriamo studierà a fondo il problema e si adoperi in tutti i modi per sfruttare le risorse naturali della nostra zona, quali i pascoli per gli allevamenti razionali a moderni di bestiame, il turismo ecc.
Ci auguriamo che questa iniziativa non venga trascurata e possa un giorno far risorgere questa nostra valle che é chiamata da qualche tempo "Valle della Morte"!
Sia ben inteso che con questo mio scritto non voglio accusare nessuno,ma sensibilizzare ed indurre quanti sentono ancora il profondo attaccamento a questo paese, di sforzarsi per essere vicini e collaborare con noi.Scriveteci, non fate morire questa nostra iniziativa!
M. Celideo