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La festa terminava con il "palio" che consisteva nella vendita all'asta di oggetti donati dalla gente per consentire la raccolta di denaro per le spese dei festeggiamenti. Gli oggetti, a meno che non si trattasse di animali vivi, erano messi in vista e disposti su una colonna di legno piramidale chiamata "conocchia".

Solitamente l'asta aveva luogo in piazza.

C'erano altre feste religiose. La Pasqua era il gioioso evento che seguiva il triste periodo della Quaresima. Durante la Settimana Santa, una statua del Cristo Morto veniva esposta in chiesa e la gente vi si recava a pregare. La cerimonia religiosa del Giovedì Santo prevedeva un rituale particolarmente caro ai fanciulli. Durante tale cerimonia, le luci della chiesa venivano spente per un certo periodo di tempo ed i ragazzi avevano il permesso di fare tutto il chiasso che volevano con uno strumento di legno (un giocattolo stagionale usato solo durante la Settimana di Passione), per rappresentare i rumori rabbiosi del popolo che chiedeva la morte del Cristo. I bambini amavano questo rituale perché era l'unica occasione nella quale era loro consentito di fare chiasso in chiesa. La gioia della Resurrezione era annunciata nella Domenica di Pasqua con lunghe e festose scampanate. Quando i fiori non erano reperibili per la Pasqua, l'altare veniva decorato con vasi di

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germogli di grano cresciuti dapprima al buio per sviluppare uno stelo bianco e quindi alla luce per consentire alle punte dei germogli di ritornare verdi. Questi vasi erano spesso decorati con nastri colorati. Pasqua era anche la festa in occasione della quale le madri cuocevano le "pupe" ed i "castelli", i tradizionali dolci a forma di bambole gravide per le ragazze e di strani uccelli per i ragazzi. Otto giorni dopo la Pasqua, molti uomini festeggiavano con un picnic in occasione del quale preparavano una frittata spesso con asparagi. Le abbondanti bevute, solitamente non consentite, erano tollerate in questa occasione.

La Pentecoste ed il Corpus Domini erano due altre feste religiose importanti. Durante queste feste, le processioni sfilavano lungo le vie del paese. Nel rispetto delle antiche tradizioni, quelli che abitavano nelle strade attraverso le quali sarebbero passate le processioni, esponevano alle finestre ed ai balconi coperte colorate e lenzuola ricamate. Al passaggio della processione, la gente gettava dai balconi grandi quantità di petali e di fiori sulle statue dei Santi, creando un variopinto e profumato tappeto sull'acciottolato.

C'era anche la Festa di Ognissanti il 1 novembre, e quella più triste dei Defunti il 2 novembre. La gente andava al cimitero e decorava le tombe con fiori. Solitamente, in questo periodo dell'anno i Crisantemi erano gli unici fiori disponibili in abbondanza e, per tale ragione,