LA PROCESSIONARIA
Fino a qualche anno fa, a Fallo veniva fatta molta confusione su questo lepidottero forse perché, come accade per altri tipi di animali, non ne esisteva una netta distinzione. Con il termine "Marapilose" ci si riferiva, infatti, a qualsiasi tipo di bruco leggermente coperto di peluria. Il termine dialettale del resto ben gli si addice anche se non si comprende esattamente cosa s'intende con il prefisso "mara", mentre è chiarissimo il termine "pilose".
Come accade sempre per quasi tutti gli esseri striscianti, c'era, nell'immaginario collettivo, una certa repulsione anche per questo bruco che veniva spesso volutamente calpestato e che era indicato ai bambini come qualcosa da distruggere. "Accite, accite, la marapilose!", veniva ordinato dagli adulti ai piccoli e costoro, in tal caso, erano sempre pronti ad ubbidire.
Che la processionaria sia dannosa è risaputo, che provochi problemi alla pelle quando se ne viene in contatto è scientificamente provato, ma spesso, proprio perché non si distingueva la processionaria vera e propria da altri lepidotteri, si tendeva a sterminare qualunque cosa che le somigliasse vagamente.
Probabilmente non si conosceva neppure il motivo per cui dovessero essere schiacciate. Non si sapeva che nidificano sui pini e che alcune specie attaccano anche le querce, ma quando si chiedeva perché bisognava ucciderle spesso la risposta era: "picchè è n'animale brutte!" (perché è un animale brutto). Chi sa se si era a conoscenza del fatto che quel "brutto animale" ben presto si sarebbe trasformato in una farfalla?
 
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