Dal 1981 si svolge a Lanciano, nell'ultima domenica di agosto, la rievocazione storica del Mastrogiurato.
Questa carica politico-giuridica fu istituita dagli Angioini nel 1304.
Il mastrogiurato affiancava il sindaco nell'amministrazione e nella polizia della città e veniva eletto tra dottori e ricchi borghesi, esperti nelle leggi e dotati di particolare integrità e prestigio.
A Lanciano l'incarico assunse una particolare rilevanza allorquando i Re vollero premiare la città per la sua fedeltà e per i servigi resi alla Corona, con la concessione della demanialità e di numerosi privilegi per le sue fiere tra i quali l'esenzione da tasse e dazi, l'ammissione di persone di qualsiasi nazione, razza e religione, anche se ribelli, la facoltà di tenere armigeri per la difesa della città e delle mercature.
Si ravvisò, ad un certo punto, di concentrare nelle mani di un solo uomo l'organizzazione della fiera, la tutela delle persone e delle merci sia in città, sia sulle strade che vi conducevano, il rispetto dei privilegi concessi ai mercanti, la pronta ed equa risoluzione dei problemi nascenti dalla mercatura, togliendo al Giudice Regio, per la durata delle fiere, parte di tali funzioni.
La rievocazione di questo rito avviene all'inizio del settembre lancianese, nel rispetto della tradizione secondo la documentazione pervenutaci, scegliendo ciascuno dei quartieri storici, a turno, l'uomo che deve impersonare il Mastrogiurato.
Il designato, in piazza, alla presenza di figuranti in costume d'epoca (rappresentanti le autorità, i notabili, i mercanti, gli armigeri, gli amministratori dei territori soggetti alla città) presta giuramento e, successivamente, proceduto da trombettieri, sbandieratori ed armigeri e seguito da tutte le personalità indicate, si reca in Fiera per alzarvi, simbolicamente, le bandiere e dare inizio ad essa.
Il corteo storico si svolge secondo la tradizione documentaristica pervenuta e il cittadino che impersona questo magistrato viene eletto dai quattro quartieri del centro storico.
I personaggi che accompagnano il Mastrogiurato durante la sfilata in costume d'epoca sono nobili, mercanti, autorità ecclesiastiche, notai e sindaci dei comuni del circondario.
La manifestazione vuole ricordare il glorioso periodo delle fiere, fonte di commercio e di ricchezza economica e culturale per la città e i paesi limitrofi.