Distribuzione e habitat:
Specie cosmopolita abbastanza frequente nelle acque
basse e fangose degli stagni e nelle anse
dei fossi e dei fiumi.
Caratteristiche:
Pianta perenne, erbacea,
a lungo rizoma ramificato, alta fino a tre metri.
Tollera sommersioni continue e prolungate, condizioni
ridotte del suolo, e salinità moderata. Se c'è un apporto di nutrienti e acqua
dolce, la tifa a foglie strette diventa una specie invasiva
sia delle zone umide salmastre che di quelle dolci.
Fiorisce tra Giugno e Luglio.
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Foglie: Lineari,
strette (larghe 1,5 cm) spesso più lunghe
dei fusti eretti, guainanti, sommerse per
metà o per un terzo.
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Fiori: Infiorescenze affusolate
e sovrapposte le une alle altre, lunghe da 10
a 30 cm e quasi contigue. La spiga superiore è formata da fiori
maschili, quella inferiore, formata da fiori femminili, è compatta, di
color bruno nerastro e persistente a lungo.
Utilizzo da parte dell'uomo:
Non ha usi medicinali, è però ricercata perché le sue foglie servono per confezionare stuoie e per impagliare
fiaschi o damigiane.
Cenni storici. Nella
tradizione popolare e in molte opere di pittura è indicata come lo scettro
posto dai soldati romani nelle mani del Cristo al momento della sua condanna
da parte di Pilato.