I SOPRANNOMI
GRUPPO 4

VISCICHE

Nella ricerca delle origini dei soprannomi accade spesso di trovarsi in difficoltà soprattutto nei casi in cui l'epiteto in esame dà adito ad ipotesi piuttosto scontate o troppo semplici. L'esperienza però c'insegna che non bisogna mai fermarsi alla prima supposizione, ma approfondire maggiormente la ricerca: di solito si scopre che la prima ipotesi era errata e che le nuove scoperte sono certamente più attendibili rispetto alle precedenti.
Questo soprannome è un classico caso di quanto in precedenza affermato.
"La visciche" (letteralmente vescica) è molto conosciuta nel nostro paese perché legata all'uso che ne veniva fatta con l'uccisione del maiale. Infatti, dopo averla accuratamente pulita, era uso comune utilizzarla come contenitore riempiendola con salsicce e colmandone gli interstizi con strutto fuso al fine di consentire la buona conservazione del prodotto.
Conoscendo tale pratica viene spontaneo associare il soprannome "Visciche" all'aspetto fisico della persona, immaginando magari un soggetto dal fisico pingue e tondeggiante, ma, ampliando la ricerca, si scopre che la spiegazione dell'origine dell'epiteto è ben diversa.
Alla specifica domanda: - Picchè l'onne chiamave Visciche? - (Perché lo chiamavano Visciche?) posta alle persone più anziane del paese, la risposta è stata precisa: - Picchè tineve la vintature! - (perché aveva la "ventatura").
Con il termine "vintature", nella forma dialettale s'intende l'ernia inguinale e tale fastidioso problema era stato, in tempi probabilmente non recentissimi, utilizzato come segno distintivo del capostipite della famiglia con tale soprannome.
Oggi, con la moderna chirurgia, il problema si sarebbe facilmente risolto, ma allora, per mancanza di conoscenze e di mezzi spesso si preferiva non intervenire peggiorando ulteriormente la situazione soprattutto perché i lavori che si svolgevano nei campi non erano certamente dei più leggeri. Era facile quindi che il problema peggiorasse talmente con il passare del tempo e che "la vintature" assumesse dimensioni tali da potersi paragonare ad una seconda vescica ("Visciche", appunto).