I SOPRANNOMI |
GRUPPO 4 |
PALLINE La scomparsa del personaggio che portava tale soprannome è stata, per il nostro paese, una perdita quasi istituzionale. Lo è stata soprattutto perché con lui è scomparso, oltre al personaggio particolarissimo, anche l'unico detentore di tale soprannome. Era lui difatti il "capostipite" dell'epiteto ed ogni volta che veniva nominato non si poteva fare a meno di ricordare sia la sua figura quasi incombente, sia il suo particolarissimo modo di parlare che tutti cercavano di imitare ma che solo a pochi riusciva in maniera perfetta.
Negli ultimi anni della sua vita s'incontrava ancora per il paese appoggiato ad un bastone ed a chi gli chiedeva delle sue condizioni di salute rispondeva con la sua particolare cadenza: "E com'eija stà? Tienghe la crone di lu diabete! Nin pozze magniè chiù e nin pozze chiù veve. Chi ti ni vuò fa cchiù!". (E come vuoi che stia? Ho il maledetto diabete! Non posso mangiare più e non posso più bere. Cosa vuoi fartene più di me ormai!). Come per molti altri casi, l'origine di questo soprannome può essere solo ipotizzata poiché non esistono testimonianze certe sulle cause della sua formulazione. E' probabile che l'epiteto sia stato coniato in riferimento alla fisionomia del personaggio la cui corpulenza certamente non peccava di una "rotondità" pressoché perfetta (come quella di una palla). La pungente ironia popolare potrebbe aver fatto il resto, adottando paradossalmente la forma diminutiva del termine (pallino) proprio per deridere ancora più causticamente la mole ingombrante del personaggio. Un'altra possibile interpretazione rimanderebbe l'origine di questo soprannome al "pallino" del gioco delle bocce, chiamato anche boccino. Probabilmente il nostro personaggio era stato in gioventù un abile ed accanito giocatore di bocce particolarmente bravo a "tuzza' lu palline" (colpire il boccino), da cui il soprannome. Ma questo potrebbero confermarlo solo i più anziani giocatori del paese. |