I SOPRANNOMI
GRUPPO 3

CORE DI DDIECE

È uno dei tanti soprannomi ormai caduto in disuso. Non esiste infatti a Fallo alcun discendente di colui cui tale epiteto è stato imposto. È pervenuto a noi probabilmente soltanto per la sua particolarità o solo perché qualcuno ancora ricorda vagamente il personaggio a cui era stato attribuito.

Tradotta letteralmente la frase "Core di ddiece" vuol dire "Cuore di dieci", ma per la persona che la pronunciava ed a cui poi è stato affibbiato il soprannome, assumeva ben altro significato. L'espressione, infatti, nasconde una frase blasfema e ci sembra strano che, in tempi in cui la fede era una dei capisaldi della società contadina, fosse tollerata.

Probabilmente chi la pronunciava così di frequente (al punto di farne il suo identificativo personale) non accettava di essere ripreso da nessuno e, sebbene considerato probabilmente un parente del demonio, continuava imperterrito a lanciare il suo grido "Core di ddieci" contro coloro che lo osteggiavano e che certamente non mancavano di farsi il segno della croce quando lo incontravano per le strade del paese.