Il documento qui proposto è relativamente recente (1957), ma pensiamo rappresenti una testimonianza dell'approssimarsi, anche nel nostro paese, di quello che sarebbe in seguito stato definito il boom economico.
È un contratto per la costruzione "addirittura" di un bagno (anzi un gabinetto, come si legge più di una volta nel testo) in una casa sita a Colle Rosso. Per il periodo cui il documento si riferisce avere un bagno in casa era un lusso che non tutti potevano permettersi e forse sarà per questo motivo che nel manoscritto è citato tante volte, anche a sproposito.
Il contratto è, ovviamente, tra il proprietario della casa ed il muratore che deve eseguire i lavori (per motivi di privacy i nomi di entrambi sono stati cancellati dal documento) e non mancano naturalmente alcune "imperfezioni linguistiche": il qui accentato, il termine frabbricato in luogo di fabbricato, lavantino invece di lavandino e via discorrendo. Qualche problema si riscontra anche nella descrizione dei lavori da eseguire soprattutto nel punto in cui si parla del rivestimento in maioliche che, si legge nel testo, deve partire "dal piano di pavimento fino all'altezza di metri 120" che, francamente, mi sembra un po' troppo alto.