Distribuzione e habitat:
Originario con ogni probabilità del Medio
Oriente, sarebbe stato introdotto praticamente in ogni
parte del globo, insieme alla coltivazione dei cereali. Comune infestante
dei campi, del frumento e dell'orzo, il papavero si rinviene con estrema facilità
anche ai bordi delle strade, tra
le macerie, nei campi incolti,
lungo i fossati.
Caratteristiche:
Ha fusto eretto, peloso,
ramoso, debole. La
fioritura avviene in primavera-estate.
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Foglie: Sono mono
o bipennate, quelle inferiori peduncolate
e suddivise.
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Fiori: Con 2 sepali
ben presto caduchi e 4 petali scarlatti, spesso
con macchie nerastre alla base. Stami numerosi.
Ovario supero.
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Frutti: È una capsula
subsferica, contenente numerosissimi piccoli semi.
Utilizzo da parte dell'uomo:
Il papavero, o rosolaccio, possiede proprietà calmanti
e lenitive nei casi di tossi stizzose, catarri
e raffreddori. L'infuso si usa contro l'insonnia
e nei soggetti nervosi.
Curiosità. In
cucina questa pianta non trova impiego, mentre in cosmesi l'infuso può essere
utilizzato per decongestionare le pelli arrossate e, in compresse, serve a combattere
le rughe. Nella medicina popolare veniva utilizzato per lenire la tosse, ma
spesso ha causato avvelenamenti soprattutto nei bambini. Le proprietà tossiche
del papavero vanno imputate agli alcaloidi contenuti nella pianta, in particolare
alla rhoedina.