MODI DIRE, ASPETTO FISICO
È NU CATALIETTE
(È UN CATALETTO, UNA BARELLA)
È UN INFERMO CRONICO. CON IL TERMINE CATALETTO DI SOLITO CI SI RIFERISCE ANCHE ALLA BARA. |
È NU FRAMBILLICCHE
(È UNA PERSONA PICCOLA E FRAGILE)
IL TERMINE “FRAMBILLICCHE” DERIVA DAL PARTENOPEO “FRANFELLICCHE” CON CUI SI INDICANO I DOLCETTI DI ZUCCHERO TIPICI DI NAPOLI. NEL DIALETTO ABRUZZESE È USATO GENERICAMENTE PER RIFERIRSI AD UNA PERSONA DALLA BASSA STATURA E DALL’ASPETTO GRACILE, MA A FALLO IN PARTICOLARE È UTILIZZATO SPESSO ANCHE NEI CONFRONTI DI CHI È POCO RISOLUTO.
LA PAROLA DIALETTALE PARTENOPEA DERIVA DAL FRANCESE FANFRELUCHES CHE VUOL DIRE FRONZOLO.
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È NU SALCICCIONE PAZZE
(È UN SALSICCIOTTO MATTO)
DICESI DI PERSONA DI ALTA STATURA MA CON POCO INTELLETTO. |
È N'UAGLIE MÀSCHELE
(È UN AGLIO MASCHIO)
PER CHI NON LO SA, L'AGLIO MASCHIO È QUELLO PRIVO DI SPICCHI, VALE A DIRE QUELLO CHE HA IL BULBO INTERO. LA PIANTA È FACILMENTE DISTINGUIBILE PERCHÉ HA LO STELO ALTO ED ERETTO.
SEMBRA CHE TALE TIPO DI AGLIO POSSEGGA DELLE PARTICOLARI PROPRIETÀ E PER QUESTO È UTILIZZATO SIA CONTRO LA CALVIZIE, SIA (UDITE, UDITE) IN EBANISTERIA PER FACILITARE L'INCOLLAGGIO TRA DUE PARTI QUANDO SI USA LA COLLA ANIMALE.
L'UTILIZZO CHE NE VIENE FATTO IN QUESTO MOTTO È PERÒ DISPREGIATIVO PERCHÉ L'AGLIO MASCHIO È STERILE E IL MODO DI DIRE È SOLITAMENTE INDIRIZZATO A CHI, PUR METTENDOSI IN MOSTRA ED AVENDO UNA BUONA PRESENZA FISICA, NON È POI IN GRADO DI PROCREARE. |
FA LA CROCE NCHI LI COSSE
(FA LA CROCE CON LE GAMBE)
È RIFERITO SOLITAMENTE ALLE PERSONE CON LE GAMBE MOLTO MAGRE E DALL'ANDATURA BARCOLLANTE. |
FACCIA VRETTE E VARVA LONGHE: NIN SIÈ CHI SOTTE Z'ANNASCONNE
(FACCIA SPORCA E BARBA LUNGA: NON SAI CHI CI SI NASCONDE DIETRO)
DUBITA DI COLORO CHE HANNO UN ASPETTO FISICO POCO CURATO (AD ESEMPIO LA BARBA LUNGA ED IL VISO SPORCO), POTREBBERO ESSERE PERSONE POCO ONESTE. È UN DETTO IN CONTRADDIZIONE CON IL PIÙ NOTO "L'ABITO NON FA IL MONACO". |
PARE NU MUÀTTELE DI JERVE DI CANNE
(SEMBRA UN MAZZETTO DI FOGLIE DI CANNE)
SI DICE DI UNA PERSONA MOLTO MAGRA CHE, PER NON FARSI CADERE I VESTITI DI DOSSO, USA LEGARE IN VITA UNA CINTA MOLTO STRETTA. IL PARAGONE È MOLTO PIÙ REALISTICO SE LA PERSONA IN QUESTIONE INDOSSA ANCHE VESTITI DI COLORE VERDE. |
PARE NU 'SCIERE SICCHE
(SEMBRA UN USCIERE MAGRO)
SI DICE DI PERSONA POCO GRADEVOLE SIA NELL'ASPETTO FISICO SIA NELLE QUALITÀ MORALI. IL POPOLO CONTADINO HA SEMPRE CONSIDERATO L'USCIERE DI CONCILIAZIONE UNA FIGURA DA TEMERE POICHÉ, NELL'UFFICIO DELLE SUE FUNZIONI, SI RECAVA PRESSO LE CASE DEGLI INSOLVENTI O DI COLORO CHE ERANO STATI CITATI PER QUALCHE CAUSA GIUDIZIARIA. È CHIARA QUINDI L'AVVERSIONE CONGENITA VERSO IL PERSONAGGIO CHE ERA COSTRETTO, MAGARI A MALINCUORE, AD ASSOLVERE AL PROPRIO DOVERE. CONSIDERATO QUINDI UN PERSONAGGIO MALVAGIO, DIVENIVA ANCORA PIÙ SGRADEVOLE SE DOTATO ANCHE DI UN ASPETTO FISICO MACILENTO . |
PARE NU SPILAPIPPE
(SEMBRA UNO SCOVOLINO NETTA PIPE)
DICESI DI PERSONA MOLTO ALTA, MAGRA E DAL MODO DI VESTIRE SPORCO E TRASANDATO. |
PARE NU TICCHIE DI NATALE
(SEMBRA UN CEPPO NATALIZIO)
È DETTO DI PERSONA PINGUE E LENTA NEI MOVIMENTI. IL COSIDDETTO "TICCHIE" È UN CIOCCO DI LEGNO MOLTO GRANDE UTILIZZATO PER MANTENERE VIVO IL FUOCO DEL CAMINO NELLA NOTTE DI NATALE. |
TÈ LA COCCE GNÈ NA CISTÙNIE
(HA LA TESTA COME UNA TARTARUGA)
CONTRARIAMENTE A QUANTO AFFERMATO NELLA RUBRICA DEDICATA AL DIZIONARIO, IL TERMINE "CISTÙNIE" NON DERIVA DA UN CANZONATORIO STORPIAMENTO DELLA PAROLA "CESTO", BENSÌ DAL LATINO MEDIEVALE "TESTUNIE" E DAL PIÙ MODERNO "TESTUDO" (IL NOME SCIENTIFICO DELLA TARTARUGA TERRESTRE È, INFATTI, TESTUDO HERMANNI).
IL VOCABOLO DERIVA DAL DIALETTO PARTENOPEO CON CUI CI SI RIFERISCE, OLTRE ALLA TESTUGGINE VERA E PROPRIA, ANCHE AD UNA DONNA BRUTTA E, IN ALCUNI CASI (UDITE, UDITE), ALL'ORGANO GENITALE FEMMINILE. GENERICAMENTE PARLANDO LA FRASE ERA SOLITAMENTE RIVOLTA CHI, SOPRATTUTTO DONNA, AVEVA UNA TESTA MOLTO GRANDE E DI FORMA SGRAZIATA (COME APPUNTO IL CARAPACE DI UNA TARTARUGA). |
ZÌ PÒ VEVE DENTRE A NU BICCHIERE D'ACCHE
(SI PUÒ BERE DENTRO UN BICCHIERE D'ACQUA)
TALMENTE GRADEVOLE NELL'ASPETTO CHE, COME LO ZUCCHERO, LO BERRESTI DISCIOLTO IN UN BICCHIERE D'ACQUA.SOLITAMENTE RIFERITO A UN BAMBINO GRAZIOSO O AD UNA RAGAZZA AVVENENTE. |
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