TI FACCE ARITIRIÈ GNÈ NA CÒTICHE A LI CARVUNE

Cosa si può rispondere ad una persona che, durante un litigio, continua a ripeterti: - Aritìrete, aritìrete a la case! (Ritirati, ritirati a casa!) - mettendo in dubbio la tua serietà?

Ben lo sapeva un famosissimo personaggio di Fallo che, di fronte a tale esclamazione, sentendosi offeso o considerato alla stregua d'intrigante, rispose: - Aritìrete a me!!? Ti facce aritiriè i gnè 'na còtiche a li carvune! - (Ti faccio ritirare io come una cotica nei carboni!).

La frase rende bene l'idea considerando anche l'indole piuttosto battagliera della persona che la pronunciò e che, tra l'altro, non era nuova né ai diverbi né a questo tipo di battute. Naturalmente nessuno ricorda il motivo del litigio, ma certamente molti ricorderanno la locuzione e soprattutto la persona che, di là del carattere un po' vivace, era dotata di un senso dell'humour invidiabile e di una disponibilità quasi infinita.

Tutto ciò considerando anche quanto fosse stata duramente colpita dalla sorte.

Molto ancora ci sarebbe da dire su questo personaggio e molte, come già detto, sarebbero le frasi da citare, ma preferiamo parlarne nuovamente in un'altra occasione.

 
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