REGGIPETTE DA DONNA, DA OME, DA BAMBINO
Negli anni sessanta e per i primi anni settanta frequentava Fallo un originalissimo venditore ambulante la cui prima particolarità consisteva nel non recarsi in paese con un mezzo di locomozione proprio, bensì con la corriera o portato da qualcuno a cui aveva chiesto un passaggio.
Arrivava all'improvviso attrezzato con un grosso canestro appeso al collo e cominciava a girare per il paese offrendo la sua mercanzia. Per attirare le massaie, utilizzava una trombetta dal suono acuto in cui soffiava prima di cominciare ad elencare la merce in vendita che solitamente era sempre la stessa: "Pittinesse, strecce, sciucamane, molle, mullette, calze da donna, da ome, da bambino!" (Pittinesse, pettini, asciugamani, molle, mollette, calze da donna, da uomo, da bambino).
L'assortimento dei prodotti venduti dall'uomo era, come si può notare, vario (una specie di Amazon ante litteram). La "pittinesse", come tutti ben sanno, è un pettine di modeste dimensioni e dai denti piuttosto larghi usato dalle donne, oltre che per pettinarsi anche per mantenere insieme la crocchia dei capelli (il famoso "tuppe"), mentre con il termine generico di "mullette", s'intendeva tutto ciò che avesse a che fare con qualcosa di flessibile, a partire dagli elastici veri e propri, fino alle guarnizioni per le caffettiere, passando per le pinzette per stendere i panni.
Con l'avanzare della "modernizzazione" anche l'ambulante si adeguò ai tempi ampliando la sua attività commerciale con nuovi prodotti. Negli ultimi tempi, infatti, oltre che con il solito cesto, lo si vedeva girare per il paese bardato con borse di varie fogge contenenti le ultime "novità" in commercio. Aveva abolito la trombetta, non si sa se per adeguarsi ai tempi o perché la sua età non gli consentiva più di soffiarvi dentro e richiamava i potenziali clienti affidandosi soltanto al suono della sua voce.
Tra i nuovi prodotti "reclamizzati", apparve da un giorno all'altro un particolarissimo articolo: il reggiseno. Non si sa quale musa lo avesse ispirato spingendolo alla vendita di un prodotto così particolare, ma pare che la novità fosse stata molto ben accolta dal pubblico femminile di Fallo ed a tale proposito si raccontano interessantissimi aneddoti sulle prove dell'indumento in questione.
Le abitudini di una vita sono però difficili da sradicare ed un giorno, preso dalla foga nell'elencare la sua merce, urlò in piena Piazza Quattro Novembre quella che divenne poi la frase che lo rese famoso nel nostro paese: "Pittinesse, strecce, sciucamane, molle, mullette, reggipette da donna, da ome, da bambino!"
 
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