"Nel 1449 (Fallo) era in potere della famiglia Caldora. Nel 1486 il detto castello insieme con Civita Borrella, Rosello, Villa di Santamaria, Montelapiano, Castello delli Giudici e Pescocostanzo di Abruzzo, Guglionesi e Sanmartino di Capitanata, Mottola di terra d’Otranto, Montepeloso di Basilicata, e Frattapicciola in Terra di Lavoro, si teneano dalla regina Giovanna moglie di Ferrante PRO SUIS IURIBUS DOTALIBUS la quale le cedè poi nel 1507 a Re Cattolico suo fratello, in iscambio di altri luoghi. Il detto Re la concedé poi a Fabrizio Colonna, il quale le vendé insieme con Montelapiano, Villa Santa Maria e Castello delli Giudici, ad Andrea Carraffa col patto di retrovendendo. Passò poi a Marino Segura, ed indi a Giuseppe Tocco o Zocco. Nel 1592 fu venduto a istanza de’ creditori di Alfonso, e Giuseppe Zocco per ducati 2270 a Gaspare Castiglione. Nel 1600 Orazio Castiglione ne vendé libere a Tiberio d’Ugno per ducati 3200. In oggi (1800 circa) si possiede dalla famiglia Caracciolo de’ principi di Santo Bono."
È inoltre certo che Giovanna III (moglie di Ferrante I) e sua figlia (Giovanna IV), passarono in Abruzzo nel 1514 e sostarono a Teramo il 7 luglio. A quel tempo entrambe le regine erano vedove in quanto, Ferrante I, era morto il 25 gennaio 1494 e il marito di Giovanna IV era anch’esso deceduto nell’ottobre del 1496.
Sembra che anche il re Carlo VIII di Francia, durante la sua discesa in Italia (1494-1495), fece una breve comparsa in queste parti. Quel Carlo VIII che, a dire dei contemporanei, conquistò le terre "con gli speroni di legno e col gesso" con cui faceva segnare gli alloggi.
Fu in quest’occasione che si diffuse il "mal francioso", ossia la sifilide, che invece in Francia fu chiamata "mal de Naples". In ogni modo, secondo alcuni scrittori, pare che questo male sia stato riportato dagli scopritori dell’America, mentre secondo altri sarebbe esistito fin dai tempi preistorici.
Il 1494 segna l’inizio della decadenza del regno aragonese. Ripristinata frettolosamente dopo la ritirata di Carlo VIII, l’ultima dinastia si estinse nel 1503, quando il regno di Napoli fu conquistato da Consalvo di Cordova e annesso, come vicereame, alla Spagna.