LA MANTIDE RELIGIOSA
"La cantamesse" (termine dialettale con cui quest'insetto viene chiamato e che letteralmente vuol dire "colei che canta la messa") era, fino a qualche anno fa, uno degli animali più ricercati per l'"allevamento" da parte dei ragazzi. Facile da trovare in campagna ed altrettanto facile da catturare, quando non era torturata in varie maniere o cacciata con le fionde, era allevata in recipienti opportunamente preparati.
L'alimentazione avveniva con mosche o piccoli insetti e lo spettacolo più interessante era certamente rappresentato dal momento in cui la mantide divorava la sua preda. Procurare il cibo alla feroce prigioniera diveniva quindi, per i carcerieri, l'occupazione principale della giornata e spesso si vedevano ragazzi in giro per le campagne circostanti il paese a caccia di grilli, ad acchiappare mosche o a raccogliere larve d'insetti sconosciuti sotto i sassi.
Nessuno probabilmente era a conoscenza delle stravaganti, anche se naturali, abitudini sessuali dell'insetto (sbrana il maschio durante l'accoppiamento): in questo caso certamente ci sarebbe stata un'ulteriore attrattiva per gli improvvisati "entomologi".
Naturalmente non mancano i modi dire legati a quest'animale. Credo che in molti abbiano sentito almeno una volta la frase (tutt'altro che lusinghiera) "tè la cocce gnè 'na cantamesse" riferita a chi, oltre ad avere un viso affilato, è anche fornito di occhi sporgenti e molto mobili.

Mantide religiosa (Mantis religiosa)

CLASSE: ARTROPODI

SOTTOCLASSE: PTERIGOTI

GENERE: MANTIS

SPECIE: RELIGIOSA

 

La Mantis religiosa è una tra le più grandi mantidi italiane. Le femmine, che sono generalmente più grandi dei maschi, raggiungono i 6-8 cm. La maggior parte delle mantidi religiose è di colore verde, ma non è raro trovarle marroni - giallastre. Inoltre hanno una piccola testa molto mobile composta da due grandi occhi e da mandibole davvero letali. Il torace è esile, ed è provvisto di zampe "raptatorie". La posizione in cui queste ultime sono messe quando le mantidi sono in riposo, ha conferito il nome "religiosa" a questo particolare insetto. Un'altra importante caratteristica di queste zampe, oltre alla somiglianza di due mani in preghiera, è il fatto che fungono da vere e proprie morse sulle vittime, dopo che queste sono state catturate con il movimento veloce delle prime. Infine, questa specie di mantide è provvista di ali vestigiali.
Le mantidi religiose sono generalmente molto statiche, se ben nutrite. Infatti, in natura se il cibo scarseggia si muovono tra l'erba in cerca di qualche insetto. Mentre se il posto abbonda di prede, la maggior parte del tempo lo passano attaccate a qualche ramo o filo d'erba, in attesa che la vittima passi sotto gli occhi. Le prede migliori sono, indubbiamente, i grilli. Questi ultimi sono ricchi in calcio e cheratina, sostanze che servono anche alle mantidi.
La mantide religiosa è nota, oltre al fatto di assomigliare a una persona in preghiera, anche per il fatto che la femmina si nutre del maschio dopo o durante l'accoppiamento. Su questa cosa c'è una precisazione da fare: la femmina fa atto di cannibalismo sul maschio, solo se ha bisogno di ulteriori forze per la produzione di uova e per la deposizione delle stesse.

 

 
TORNA AD INIZIO PAGINA
TORNA ALLA PAGINA FALDUS/FLORA E FAUNA