ZACARELLE

Nastro o spago sottile. Termine derivante dal dialetto campano “zaganella”. Nella penisola sorrentina, infatti, l’arte della seta è antichissima e se ne trovano tracce già dal 1300. A quei tempi i giardini delle case erano coltivati a gelsi per consentire di allevare i bachi e produrre poi la seta necessaria alla filatura.
Tutte le donne erano abilissime nella tessitura e, nelle doti delle ragazze sorrentine, non mancavano mai dei cesti colmi di bachi da seta e una o due “telate” di “zaganelle”, appunto. Modi di dire:

"Tineve nu bielle nastre, ma lu so’ allavate e è addivintate ‘na zacarelle" (avevo un bel nastro, ma lavandolo è diventato uno spago).