VRICCE

Sassolino. Dall'italiano "breccia" e "brecciolino". La parola è usata con le stesse accezioni della lingua italiana, incluse quelle allegoriche o idiomatiche. Modi di dire:

"Mmece di nu cumbiette, ariccugliette nu vricce!" (invece di un confetto, raccolse un sassolino). La tradizione popolare di alcuni anni fa, prevedeva il lancio di monete e confetti nuziali dalle finestre e dai balconi delle case che affacciavano sull'itinerario del corteo festoso. Per i bambini di allora era un'occasione assolutamente unica e da non perdere, ma anche gli adulti si davano da fare per recuperare i confetti e le monete. Le strade di allora non erano certo asfaltate ed il candore dei confetti si confondeva spesso con quello delle pietre che ricoprivano le vie del tempo sicché non era improbabile che, nella foga della ricerca, venissero recuperate le pietre anziché i confetti.

"Doppe tanta tiempe, mi luvive lu vricce da la scarpe!" (dopo tanto tempo, mi tolsi il sassolino dalla scarpa: è un modo figurato per dire che ci si è presi una rivincita meditata da lungo tempo).