VERBUMCHIERE
 
Borbottio incomprensibile sia da parte di chi ascolta che da parte di chi si esprime.
Il termine deriva probabilmente dalla frase latina tratta dal Vangelo di Giovanni “Verbum caro factum est” (il Verbo si fece carne). Unendo, infatti, le parole latine verbum e caro e storpiandole opportunamente come si fa di solito nelle forme dialettali, si ottiene, appunto, “verbumchiere”.
Nel dialetto del nostro paese il vocabolo in esame assume un significato dispregiativo oltre che nei confronti di chi non esprime chiaramente i concetti, anche, e soprattutto, verso coloro che, pur non comprendendo nulla delle preghiere che recita in chiesa, continua ad essere presente ai riti religiosi o per abitudine o, peggio, per tornaconto personale. Modi di dire:

"Vrivotte sempre verbumchiere!" (borbotta continuamente frasi senza senso).

"Zi ficche a la Chiese a dice verbumchiere! " (si infila in Chiesa a recitare preghiere incomprensibili!).