VASANICOLE

Basilico. La parola deriva, con ogni probabilità, direttamente dal greco "vazilikon". In tale lingua il termine "vasilias" vuol dire Re e "vazilikon" si traduce come “degna di un re”. Questo grazie al gradevole profumo di tale pianta.

Esistono però anche altre versioni sull’origine del nome di questa pianta. Di seguito ne citiamo alcuni.
 
La prima narra la storia di una ragazza innamorata di un ragazzo di nome Nicola, molto povero e per questo odiato dai fratelli di lei. Per impedire la loro unione, i fratelli della ragazza lo uccidono. Distrutta dal dolore, la donna seppellisce i resti del suo amato in un vaso su cui piange giorno e notte. Da tale vaso nasce una pianta che la ragazza chiama “Vasanicola” (la pianta del vaso di Nicola).
 
Un'altra leggenda viene dalla lontana Turchia, dove un re di nome Nicola (tipico nome turco) coltiva nel suo castello soltanto una pianta, quella del basilico. Alla morte del sovrano, il regno cade in rovina, ma nei vasi la pianta continua ancora a crescere e il popolo la chiama “l’erba dei vasi di Nicola”.
 
Infine, l’ultima fiaba, fa risalire il nome della pianta all’unione delle parole bacio e Nicola. Un’innamorata vede spuntare per la prima volta, sulla tomba di Nicola il suo uomo, una pianta sconosciuta e profumatissima. Sicura che si tratti di un regalo che l'innamorato voglia farle dall'aldilà, la bacia. Da qui il nome “bacia Nicola”.
 
Una curiosità: secondo un'altra leggenda pare che la pianta del basilico generasse il basilisco, lo scorpione e altri animali velenosi. In particolare il basilisco, per gli antichi, era un mitico animale, nato dall’uovo del gallo che, se guardato, provocava la morte.