TRÙFELE

Contenitore di coccio con due manici. Di modeste dimensioni, era usato per portare da bere a chi lavorava nei campi. Completamente chiuso e con tre fori in cima, era dotato di altrettanti beccucci per consentire una più facile fuoriuscita del liquido.
Il termine dialettale di tale oggetto potrebbe essere ricondotto all'italiano "turibolo" (in latino, "thuribulum") più conosciuto con il nome di incensiere. Com’è noto, tale oggetto è usato come contenitore per bruciare i grani d’incenso durante le cerimonie religiose. Il suo aspetto è molto simile a quello del nostro “trùfele” e forse proprio per questo, il termine, passando attraverso una serie di variazioni “idiomatiche” ha assunto l’attuale nome.