TALUORNE

Cosa noiosa e ripetitiva. Alcuni fanno derivare questo termine dal latino tal-urnus: ripetizione, altri l’associano invece all’antica voce, ormai non più utilizzata, di latorno: lamento reiterato, ripetizione noiosa. Quest’ultima ipotesi suppone che la parola, nella vicina Puglia, si fosse in seguito trasformata da latorno a latuorno e che indicasse il lamento funebre delle donne.
Comunque, nel dialetto partenopeo tanto simile al nostro, il termine indica, appunto, qualcosa di monotono. Lo stesso modo di dire “ogni iuorne è taluorne” (ogni giorno è una noiosa ripetizione) è di origine napoletana.