RUASCE
Catarro. La parola deriva, chiaramente, dall’italiano raschio che nel dizionario etimologico è così descritta: “Lo usano a Firenze e Pistoia per Rancio o Rancico, che è quell’effetto che fanno alla gola l’olio o il burro vieto e pare così detto perché raschia la gola”.
A proposito di “ruasce”, vale senz’altro la pena ricordare una nostra compaesana originaria di Villa Santa Maria particolarmente temuta per le sue esibizioni, come dire, catarrose. In età avanzata era solita, nelle belle giornate, affacciarsi sul terrazzo della sua casa lungo Viale della Rimembranza e da lì lanciare, oltre a varie invettive contro i passanti, anche i suoi “strali sputacchiferi”. Alcuni buontemponi di allora si divertirono anche a stilare una classifica sulla loro tipologia: a lunga o corta gittata, ad effetto, a vela, eccetera.