RITIRÒCCELE
 
Carrucola. Inizialmente sembrava del tutto inutile cercare nel dizionario etimologico l’origine di questa parola. Si tratta, infatti, di un termine particolarissimo forse utilizzato soltanto nel nostro dialetto. Come sempre succede nei casi in cui la forma dialettale è particolarmente complessa, si è provato a ipotizzare la sua origine supponendo che la parola fosse formata dall’unione dei due termini dialettali “ritire” (ritira) e “ruòcele” (rotolo), vale a dire ritirare (la fune) facendo rotolare (la ruota scanalata), che è poi l’azione che compie la carrucola sollevando un peso da terra.
Da una ricerca più approfondita è però emerso che un termine simile lo troviamo in uno degli elementi del mulino ad acqua. Il ritrècine è, infatti, una ruota di legno a pale dentate, che, mossa dalla forza di caduta dell'acqua, consente nei mulini il movimento rotatorio della macina. Le differenze tra detto elemento e la carrucola consistono, oltre che nella posizione (orizzontale per il mulino e verticale per la carrucola) anche nella struttura: il ritrècine, come sopra specificato, è dentato, mentre la carrucola è formata da una puleggia a gola singola.