NNICCHIERE Campo incolto, in stato di abbandono. È stupefacente l'ètimo di questa parola che deriva dal termine italiano "nicchia" non nella sua accezione più comune (incavo) ma in quella dottissima che, in ecologia, indica specificamente il luogo in cui si realizzano i fattori ambientali convenienti alla crescita di una specie. La "nnicchiere" è quindi una sorta di microcosmo ecologico nel quale si sono prodotte naturalmente tutte le condizioni vitali che consentano la crescita spontanea (selvatica) delle piante. Il termine italiano in questione deriva dal verbo "nicchiare" (sempre in tema di scienza ecologica) che deriva a sua volta dal latino volgare "nidiculare" cioè mostrare ostilità (aspetto selvatico): la stessa che mostra una "nnicchiere" ricoperta di rovi. Il termine offre lo spunto per narrare un gustoso aneddoto di qualche tempo fa. Una vecchia donna, stabilitasi a Fallo da un altro paese in tempi di maggior gioventù, era nota a tutti per le sue stramberie ma soprattutto per il singolare fatto di aver avuto ben tre mariti. Nel raccontare le sue vicissitudini soleva definire le alterne vedovanze come periodi in cui era stata "'na bella nnicchiere a spasse." (un bel campo incolto e...disponibile - a spasso -). |