MARAMÈ Esclamazione per indicare disappunto verso qualche cosa. Utilizzato anche attribuito ad altre persone (ad esempio, maraisse riferito ad un uomo e maraesse riferito ad una donna).
Deriva probabilmente dal termine maràme la cui radice "mar" si riallaccia al greco mayros (oscuro) e quindi oscurarsi, nel senso di essere confusi, disorientati. Più semplicemente il termine potrebbe essere la contrazione delle due parole "amara" e "me" che, riferite ad altre persone, diventerebbe "amara lei" (maraesse) e "amaro lui" (maraisse). Vale a dire povera me, povero lui e povera lei. Modi di dire:
"maramè! E mò com'eja fa?" (Povera me! Come devo fare ora?). |