MANUÒPPELE

Covone. Termine probabilmente derivante dall’italiano manipolo. La stessa parola manipolo ha come etimo il latino “manipulus”. Tale vocabolo indicò, nei tempi più antichi di Roma, l’insegna di una compagnia di soldati e raffigurava un piccolo fascio di fieno infisso in un’asta. Inoltre, il manipolo, sempre militarmente parlando, era un gruppo di uomini che non superavano mai le centoventi unità: quattro manipoli formavano una coorte. Ancora oggi, infine, la parola è usata per indicare una piccola schiera.
Nel nostro paese li “manuòppele” si trovavano, ovviamente durante la mietitura, oltre che nei campi anche su “Colle Rosso” o sulle varie aie in cui era possibile procedere alla trebbiatura. La disposizione dei covoni sull’aia era spesso motivo di litigio tra i vari partecipanti alla mietitura, ma non era raro assistere a dispute anche piuttosto accese per altri motivi. Una classica frase era la seguente: “li ‘alline te è jute sobbre a Carrusce ‘n miezze a li manuòppele miè e mi z’è magnijete lu grane!” (Le tue galline sono andate su Colle Rosso in mezzo ai miei covoni e mi hanno mangiato il grano!”