MANDRÌCCHIE

È difficile trovare l'esatto corrispondente nella lingua italiana. Il termine indica un telo di stoffa di media grandezza e sovente di forma quadrata, utilizzato per lo più come "contenitore" nella raccolta spicciola dei prodotti agricoli: riempito il telo, si raccolgono le quattro cocche nella parte superiore e si annodano fra loro per evitare che il contenuto fuoriesca. Ma il termine indica molti altri "teli" simili a quello descritto: un improvvisato grembiule da cucina, un tovagliolo grezzo, un fazzoletto ampio col quale formare un fagotto, ecc. Figuratamente parlando, la "mandricchie" è "l'aspetto iniziale" di ciò che diverrà un fagotto (la "multine") o un involucro (la "mappatelle"). Se la ricerca dell'esatto corrispettivo italiano è un'impresa ardua, l'ètimo della parola è invece facilmente riconducibile al sostantivo femminile latino "mantica": nella Roma antica indicava la sacca destinata a contenere i viveri per il viaggio. Modi di dire:

"Arinchijve 'na bella mandricchie d'ove" (riempii una bella "mandricchie" di uova: feci una buona raccolta nel pollaio);
"pirdive lu maccature e m'apparive nchi 'na mandricchie" (persi il fazzoletto per il capo e mi coprii con una "mandricchie": durante il lavoro nei campi le donne si coprivano il capo con un fazzoletto - lu maccature - per proteggersi dai cocenti raggi del sole ma, alla bisogna, si ricorreva anche ad una "mandricchie")