GRÌECIE

Greco. La particolarità di questo termine non consiste tanto nella sua originalità perché, come si può notare, la parola dialettale e quella italiana quasi coincidono, ma nel suo uso. Il termine, infatti, era solitamente usato in forma dispregiativa soprattutto se riferito ad una persona ed al suo contesto sessuale. Tutto nasce dal fatto che, com’è noto, nella società dell’antica Grecia, l’omosessualità non soltanto era ben tollerata, ma era considerata, al pari dell’amore eterosessuale, una ricerca del bello.
Ciò nell’antica Grecia, appunto. Da noi si parte da un altro presupposto. Nella pastorizia dire “è nu mintone grìecie” (è un montone greco) corrisponde ad affermare che l’animale in questione è sterile. Dirlo invece ad una persona di sesso maschile corrisponde ad affermare o che la persona è sterile oppure che è omosessuale.