CITRE

Bambina (la citre) o bambino (lu citre). Parola derivante dal latino citeriorem, comparativo di citer, che vuol dire, appunto, citeriore (prima o al di qua).
Probabilmente l’utilizzo che viene fatto del termine, si spiega nel voler porre i bambini al di sotto di un certo numero di anni, entro un determinato limite. Ciò chiarirebbe anche la “classificazione” usata nelle varie fasce d’età. Avremo, infatti:

lu citre: il bambino;
lu vaglione: l’adolescente;
lu giòvene: il giovane.
l’ome: l’uomo

Il termine è ancora oggi ancora usato dalle mamme o dalle nonne come coccola verso i più piccoli (‘nnecche a lu citre miè!).