CILLISTRINE

Civettuolo. È doveroso precisare che la civetta in quanto animale viene correntemente indicato col termine "ciuvetta" e che l'uso della parola "cillistrine" è ironicamente vezzoso. Interessantissime, però, le due ipotesi sull'étimo del termine. La prima farebbe risalire la parola al vocabolo italiano (desueto) "cilestrino" con riferimento al particolare colore celeste chiaro che il cielo assume sul finire del giorno: è in tale momento che si ha la possibilità di scorgere le prime civette che sono notoriamente rapaci notturni. La seconda ipotesi attribuirebbe l'origine del termine alla fusione di "cielle" (uccello in senso generico) e "strine" (contrazione e storpiamento dell'italiano "strido" col significato di grido acuto ed aspro): uccello dal verso stridulo (che richiama cioè l'attenzione al pari di una persona civettuola). Modi di dire:

"Va facenne la cillistrine " (va in giro civettando qua e là);
"'na citre cillistrine" (una bimba civettuola, vezzosetta).