CILINGHE
Cocci di vetro. È questo un termine interessantissimo sotto diversi aspetti.
Innanzi tutto c’è da notare che, per quanto riguarda la lingua italiana, non esiste un unico termine per indicare i cocci di vetro. Nel nostro dialetto, invece, con la parola “cilinghe” ci si riferisce solo ed esclusivamente a quel tipo di cocci.
C’è poi da notare come il termine sia chiaramente onomatopeico richiamando con il suo suono proprio il rumore di piccoli pezzi di vetro che cozzano tra loro.
Infine, per quanto concerne l’etimologia, sembra che il lemma derivi dal cinese. Infatti, la parola “ling”, in detta lingua, vuol dire frammento, rottame. Qualche dubbio resta per il prefisso “ci” che, sempre in cinese, sembra significhi secondario, ma chi ci dice che, come spesso accade, con il tempo la forma dialettale non abbia subito delle trasformazioni?