CAIOLE
Gabbia. Parola dialettale arcaica caduta in disuso e sostituita dalla più italiana “gabbie”. Solitamente le caiole erano costruite artigianalmente con il materiale che si aveva a disposizione (pezzi di legno riciclato e rete metallica, magari anche arrugginita). Generalmente erano assemblate e utilizzate essenzialmente dai ragazzi che si dilettavano a catturare gli uccelli per poi allevarli. Il termine, come tanti altri del nostro idioma, deriva dall’antico partenopeo caviola che, a sua volta, trae origini dal latino “cavea”. Detta cavea, nell’antica Roma, era, originariamente, la parte nascosta degli anfiteatri dove erano collocate le gabbie delle fiere. Modi di dire: “So’ acchiappate nu cillucce e lu so misse dentre a la caiole” (ho preso un uccellino e l’ho messo dentro alla gabbia).
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