ASSIMÀ
ASSIMATE
Deriva da "a scemare", diminuire poco a poco, come l'atto di chi riempie a più riprese un piatto da un vassoio più grande diminuendone, pian piano, la quantità.
Il termine deriva anche dall'intransitivo deperire, consumarsi e dal transitivo ridurre, scontare (riferito al valore di una pena pecuniaria).
Di tale vocabolo troviamo riferimento in alcuni antichi scritti di cui di seguito riportiamo due esempi.
Modi di dire: "Mi so assimate nu pijette di sagne" (mi sono "misurato" un piatto di lasagne);
"Assime, assime, ca sinnò c'iavanze! " (misura, misura, altrimenti ci avanza!) Frase usata, di solito, quando si vuole invitare qualcuno a servirsi ancora di qualche pietanza.
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