ARIPICCILIJÈ Litigare per futili motivi. È molto probabile che derivi dalla parola "piccio", termine partenopeo abbreviativo di capriccio. Quest'ultimo vocabolo (proveniente dal francese "caprice") è così definito nel dizionario etimologico: voglia o idea, che ha del fantastico e dell'irragionevole, e per lo più nasce in modo subitaneo, per leggerezza di natura o per poca riflessione. Probabilmente da "capro" animale di bizzarra natura, di corto cervello, ovvero come se dicesse cosa inattesa che balza dal cervello, quasi salto di capra. Con il termine "piccili", inoltre, nel dialetto siculo, sono definiti i bambini i quali, notoriamente, spesso litigano per motivi che, almeno agli adulti, appaiono insignificanti. Modi di dire: "Onne stà sempre a arippicilijèrize" (litigano continuamente per un nonnulla).
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